Pubblicità, lo spot fa autogol

Lo spot è una sorpresa, un buffetto, uno schiaffo, un bacio. Rapido: ecco chi siamo, compraci. Ma purtroppo per lui punta anche sulla ripetitività e proprio questa deposita, zapping su zapping, un messaggio non voluto. Ecco qualche esempio di messaggio 1 e messaggio 2.

Il “socio Conad” è proteso al nostro benessere. Lui e consorte vivono il mondo esterno in funzione di prodotti e risparmio, a letto non condividono il piacere della carne ma quello dei prezzi  bassi della carne. Uscendo di casa il “socio” vuole un secondo bacio non per amore ma perché ha appena parlato al telefono di offerte speciali. Parrebbe un caso di folie à deux, disturbo psicotico

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Il Giorno della Memoria, la sera degli alibi

“Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case, / Voi che trovate tornando a sera / Il cibo caldo e visi amici: / Considerate se questo è un uomo”. Il monumento poetico scolpito da Primo Levi non proseguiva con “ricordatevi ogni tanto”, bensì con “meditate che questo è stato”. Meditare significa intendere l’essenza, unica strada per evitare il ripetersi. A questo serve il Giorno della Memoria: tenere accesa la coscienza portandosi dentro l’eco  l’indomani e l’indomani ancora e ancora. Non soltanto dimenticare, ma anche dare per superato e lontano un passato significa dissolverne il monito.

Può risuonar facile e perfino retorico

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