Il Giorno della Memoria, la sera degli alibi

“Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case, / Voi che trovate tornando a sera / Il cibo caldo e visi amici: / Considerate se questo è un uomo”. Il monumento poetico scolpito da Primo Levi non proseguiva con “ricordatevi ogni tanto”, bensì con “meditate che questo è stato”. Meditare significa intendere l’essenza, unica strada per evitare il ripetersi. A questo serve il Giorno della Memoria: tenere accesa la coscienza portandosi dentro l’eco  l’indomani e l’indomani ancora e ancora. Non soltanto dimenticare, ma anche dare per superato e lontano un passato significa dissolverne il monito.

Può risuonar facile e perfino retorico

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Poste Italiane, spot pro-disoccupazione?

Va dato atto alle Poste Italiane d’un coraggio – consapevole o inconsapevole? – inedito: il primo spot televisivo indirettamente a favore della disoccupazione. Per promuovere il <postino telematico>, protagonista del filmato è un robottino che si aggira timido tra persone e case dove dovrà svolgere il suo compito, stupito e attratto da concetti e sentimenti come amicizia e umanità e animato dal buon proposito di farli suoi. Il messaggio che semina è chiaro: farò io, e bene, quello che adesso fanno le persone vere.

Pensando al suo futuro successo, gli autori dello spot inquadrano un antico borgo che potrebbe essere uno dei tanti paesini nei quali Poste Italiane ha ridotto il

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