Dalla Legge Truffa del 1953 a Tangentopoli, passando per scandali d’ogni colore e portata, politici collusi con le mafie, parlamentari in vendita al miglior offerente di casacche nuove, fino a Mafia capitale. Pur con tutti gli sforzi è difficile ricordare nella quotidiana indignazione quel che di buono c’è stato, il più delle volte per iniziative sfociate in referendum, come nel caso di divorzio e aborto, e quindi di scelta diretta degli elettori.
La distanza e il disprezzo reciproco fra chi ha votato e chi dai votanti è stato eletto o in qualche modo si è infilato nei giochi trova benzina ogni giorno nei notiziari. Vince – per motivi di contenuto, ma anche di rifiuto più generale