Libri, terapia contro il fascismo

Domani sarò al Salone del Libro per presentare Ti ammazzerò stasera (Golem edizioni), romanzo sulla fabbrica dell’odio, sulla caccia a un nemico purché fragile, la prevaricazione sugli altri per illudersi di credere in se stessi.

La presenza di un editore che grida ovunque d’esser fascista è per me motivo in più per esserci e parlare di quei temi a chi avrà la pazienza di venire in Sala Avorio.

Questo Salone è stato scosso da polemiche e indignazione giunte a una doppia risposta: da una parte la scelta legittima e sofferta di disertare per non condividere l’aria con quell’editore e i suoi amici, dall’altra esserci per mantener fresca la stessa aria. 

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Quando Dio ti aspetta altrove

“Signore, non ho la forza di ubbidire, di rinunciare, di stare qui con le consorelle, di fare cose che vanno oltre il buon senso”. Si può essere soffocati dall’istituzione, dalla gerarchia, senza rinnegare Dio, cercandolo altrove nel vortice di strade, dolori, speranze.

Non una vocazione in crisi, bensì l’imperfezione propria, del proprio ruolo e della sua dimora, il voler servire “in un altro modo” si liberano nel romanzo di Francesca Rosso Non più, non ancora (Golem edizioni). Chiara è una donna di 48 anni, è suora, vive in una comunità dedita alla fede e all’insegnamento, si scopre in bilico tra l’accettazione di una

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