Battisti, pena accessoria uno spot

Cesare Battisti è stato catturato, riportato in Italia e chiuso in carcere in quanto uomo condannato per aver preso parte a quattro feroci omicidi. Farne il testimonial di uno spot politico è immorale verso le forze dell’ordine che hanno lavorato con impegno, verso le vittime e i loro familiari, verso tutti i detenuti d’Italia e anche verso di lui che, pur infinitamente atroci quelle morti, pur insopportabile il suo sorriso-ghigno, è una persona posta dallo Stato sotto la sua custodia.

Questa storia dolorosa, tragica, inquietante è stata piegata a una rappresentazione della vanagloria di governo e travolta da una bufera di parole, comportamenti, esibizioni oltre la soglia

continua a leggere

Faber, immenso coro e singola carezza

Si sono abbassate luci, spenti microfoni, riposti strumenti, riassorbiti ognuno dentro di sé i ricordi. Perdonate se torno a parlare di Faber. Non è un bilancio dei giorni dedicati a lui, è ascoltare l’eco del canto comune

Ha detto bene Darwin Pastorin venerdì sera al Circolo dei Lettori di Torino: “Che cosa De André ci ha dato lo si capisce dal fatto che a vent’anni dalla sua morte in tutta Italia si sta cantando insieme”. Non soltanto memoria, data simbolica, bensì un lungo momento di comune affetto, ciascuno condividendo con gli altri il proprio, su un palco o in platea, nel gigantesco animo pulsante collettivo. Perché? Una risposta l’ha data sabato

continua a leggere