Fra i migranti annegati c’è un tuo parente

Siamo inondati dai deliri di un presidente sul muro tra stati  e su  gente che giudica amica o nemica secondo il portafoglio. Anche da noi c’è chi pensa – e chi dice – che se i migranti annegano se lo sono cercato. Allora guardi questi cadaveri sulla spiaggia. Emigravano in America sulla nave Sirio naufragata il 19 agosto 1906: erano italiani, andavano a casa d’altri per bisogno. Forse coricato nella fila c’è il bisnonno di qualche sostenitore dell'”ognuno a casa sua”. Se la sente di scrivergli sulla tomba: “Imparò a sue spese”?

Anche la Sea Venture inglese finì male nel 1609, mentre portava stranieri a occupare le terre dei pellerossa e creare i futuri Stati Uniti: i 500 coloni si salvarono grazie alla prontezza dell’ammiraglio. E siamo contenti della loro buona sorte benché i secoli americani abbiano prodotto Donald Trump.

Nella rozzezza di chi si guarda le scarpe e misura le mattonelle di casa senza percepire un fenomeno mondiale misurandolo sul proprio passato è forte l’eco di quanto scriveva Giovanni Arpino (La sposa segreta) nel 1983: “L’animale più banale è il più feroce”.