Care vittime, sarà una grandinata di dolore

Care vittime di delitti, cari parenti di quelle vittime, vi scrivo con tristezza in giorni di campagna elettorale.

Come sapete esistono fra i pretendenti alle poltrone soggetti che si sono sempre detti dalla vostra parte e con voi invocavano una Giustizia implacabile ed esemplare.  Ora hanno d’un tratto deciso di abbandonarvi a pianti solitari e senza consolazione: se Parigi val bene una Messa, un posto al governo vale il dolore senza risposta delle vittime di reati.

Sapete che esistono forze politiche che da sempre cercano di delegittimare la magistratura e ridurne il potere in quanto pericolosa perché infila occhi e orecchie nei loro affari. Per voi invece, con le forze dell’ordine

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Il dolore degli altri tra spettacolo e paura

Il dolore degli altri, quando non è  fastidioso ingombro o lampo di paura, è uno spettacolo, il piatto forte di trasmissioni tv e social.

Pochi giorni fa affondavo i passi nei pensieri miei lungo le vetrate dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo. Appena svoltato verso l’ingresso mi sono imbattuto in un capannello di persone, ma non è stato quello a bloccarmi, è stato un singhiozzare forte, continuo, disperato, il pianto di una donna aggrappata con le braccia al collo di un’altra figura che l’accarezzava. Non sapevo quale sofferenza stesse gridando: una diagnosi senza vie di fuga, per sé o per una persona cara, oppure una morte appena

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