Quando il debole si fa demonio

“Un debole – ora ho capito – può trasformarsi suo malgrado in un demonio”. Se, vinta la ripugnanza, abbiamo il coraggio d’ascoltarlo, l’assassino racconta gli scivolamenti progressivi che portano il suo degrado a cancellare la realtà e chi la incarna.

Nei titoli e nei commenti quasi sempre la tortuosa deriva d’una mente sconfitta è liquidata in “amore malato”. E’ invece un groviglio di paure e arroganze, sospetti rosicanti e certezze rifiutate, dialogo che si sfrangia fino a strapparsi, intuizioni e timori delle persone intorno, aiuti generosi o maldestri o impotenti di fronte a un epilogo prevedibile ma difficile da impedire

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Spot della Zecca: nonno taci e paga!

Per capire considerazione e ruolo del nonno nell’Italia di oggi bisogna guardare lo spot della Zecca sulla “Storia della lira”. Racconta più di un sondaggio, un film, un romanzo.

Un giovanile e amorevole nonno racconta alla nipotina – su subdola richiesta di lei – la storia dell’abbandonata moneta. Ma non può finir frase perché la carognetta sa giù tutto e, con orgoglio un po’ antipatico, lo anticipa. Probabilmente chissà quante volte il nostalgico uomo le ha già letto quelle pagine. E ora cade nel tranello. Le domanda allora: “Nonno che ci sta a fare?”. E l’astuta: “Mi fai un regalino?”.

Messaggio 1, carico di

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