Stupro, a volte è meglio il silenzio

Stupro e sentimento. E’ l’inconciliabile binomio creato senza volerlo da Debora Serracchiani. La presidente pd del Friuli-Venezia Giulia ha detto che un reato sempre orribile si fa ancor più spregevole quando lo commette un profugo cui questa terra e questa gente hanno offerto soccorso, riparo, cibo, aiuto, forse un futuro. E’ stata attaccata da nemici politici e bacchettata da donne del suo partito: concordi nel fatto che non esiste una classifica dentro lo stesso orrore e che anzi una classifica farebbe sembrar meno grave la violenza commessa da italiani. Com’è ovvio l’hanno approvata i professionisti della paura e dell’odio.

In realtà quell’affermazione

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Legge beffa, poco da ridere

La balorda legge sulla legittima difesa arriverà al Senato corretta e forse lì morirà, ma svela i giochetti del nostro Parlamento. Quando è stata discussa alla Camera ci ha fatto ridere e indignare, ma è riduttivo attribuirla solo a inettitudine, superficialità, incompetenza della classe politica: per scrivere quella beffa ci voleva lucida volontà. Le critiche del segretario Renzi e la remissività del relatore suonano come la retromarcia del bambino scoperto in piena marachella: va beh, ci ho provato, non v’arrabbiate, adesso faccio diversamente.

Quel testo, sbriciolato dalle ironie sulla notte e sul turbamento della vittima è stato scritto con propositi precisi, primo fra

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