De André, l’omaggio e il saccheggio

“De André è di tutti”, ha spesso ricordato Dori Ghezzi, non per accrescere il numero di tributi e garantire memoria, ma interpretando a fondo il generoso rapporto di Fabrizio e della sua creatività con il mondo.

E’ di tutti, è vero, ma purtroppo si dovrebbe aggiungere “di tutti quelli che si accostano con delicato rispetto”. La serata Una storia da cantare, ieri sera su Rai 1, più che un meditato e affettuoso re-incontro con De André è parsa in più parti un raffazzonato contenitore riempito con il badile, un saccheggio più che un omaggio, in certi momenti più che un rivivere a proprio modo le canzoni uno spingerle a forza dentro il sacco

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Italia su misura per cafoni

Da giorni frequento come visitatore di paziente un reparto d’ospedale e, fra tanta abnegazione e simpatia (in camice o a letto), vedo risaltare piccoli concentrati di volgarità, micro-arroganze convinte che  l’Italia sia confezionata e modificabile a loro misura.

Come in tutte le strutture sanitarie, le visite degli esterni ai malati sono regolate da orari, in questo caso con ingresso alle 7 del mattino, alle 12, alle 18. Può accadere, a chi è previdente, d’arrivare in anticipo: a volte la porta è già stata aperta, altre volte si tratta d’aspettare qualche minuto. Quasi ogni giorno persone nervose alle 11,55, tempestano quella porta di manate e colpacci

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