Cottarelli, l’economia non è un gioco

La storia professionale di Carlo Cottarelli (docente, direttore del FMI, Commissario straordinario per la revisione della spesa) può dar fastidio a economisti improvvisati, saccenti senza sapienza, giocatori delle tre carte. Ma lui né vuol essere la Verità Unica né vuole spaventarci. Anzi: nel saggio I sette peccati capitali dell’economia italiana (Feltrinelli, dodici edizioni in un anno) ci accoglie con un attualismo scambio di battute tratto da un film del 1959. Dice Aldo Fabrizi: “Lei deve scusarci ma noi facciamo il nostro dovere”. Replica Totò: “E le pare una cosa corretta questa?”.

Nessuno sospetti il libro di polemica con l’attuale maggioranza: è

continua a leggere

Festival, giornalisti, polemiche e … De André

Alle deliranti polemiche che storpiano l’Italia se n’è aggiunta una sui giornalisti al Festival di Sanremo. Non è il caso di stupirsi in un Paese dove sui social tutti – parlamentari e affini in testa – sono la mattina scienziati, il pomeriggio economisti, la sera sociologi o psichiatri.

Quel che dà fastidio è forse che la categoria, oltre ad avere una sua storica tribuna, parli anche dal “palco” che gli altri considerano tutto loro. Non si tratta qui di difendere – a priori o a ragion veduta – una professione, una storia, dei colleghi. Ma di sorridere sul fatto che far polemica sui giornalisti al Festival è come ascoltare il parere

continua a leggere