Se non hanno speranza, mangino odio

Non giudichiamo manovra e altri provvedimenti del governo con occhio di parte o pregiudizio. Non giudichiamoli per niente.  Soltanto leggiamo il messaggio che li accompagna o sostituisce, che entra nel quotidiano di tutti:  odio e vendetta.

La Lega fondò buona parte del suo consenso sul disprezzo per i meridionali sfaticati e puzzolenti. Poi i meridionali servivano e allora spostò il mirino sui migranti del mondo (non tutti, i cinesi non esistono), facendo leva sull’esasperazione di chi vede uomini ciondolare, furti, spaccio di droga (a consumatori italiani) e donne che si vendono (a voglie italiane), soldi spesi per l’accoglienza o per la detenzione. Sostiene

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Portavoce? meglio quello di Totò

“Ma noi parliam dal portavoce / dal momento che ci cuoce”, cantava Totò all’amico Eduardo De Filippo malato. Cantava una macchietta della cultura napoletana, alle prese con un amore contrastato dai genitori di lei. Oggi invece il “portavoce” parre una macchietta della Presidenza del Consiglio.

Rocco Casalino, ben retribuito dagli italiani a Palazzo Chigi, sosteneva all’epoca del Grande Fratello che “i poveri puzzano”. Nessuno, nel corso della sua brillante carriera, l’ha avvertito che le parole senza pensiero mandano davvero cattivi odori e che Whatsapp, a differenza del “confessionale” del sempre più malandato

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