Ogni giorno nuovi episodi di razzismo, verbale o fisico, organizzato o spontaneo. Presi da orrore, ci concentriamo sugli episodi, ma la loro collana racconta un’infezione sotterranea che li genera e sgretola la società.
Rapsodia per tre anime sospese
Hanno quasi quarant’anni, hanno talento, successo e denaro. Ma un vuoto o una zavorra ne misurano passi e scelte, memoria e sogni, e tessono le tre vite, in origine slegate fra loro, in una rapsodia dove ognuno dei canti stringe un patto fra passato e futuro.
Jazz, Rock, Venezia (Castelvecchi) è un romanzo scattante e profondo di Roberto Saporito, giornalista, esperto d’arte e musica, collaboratore di Satisfaction, autore di narrativa con Il rumore della terra che gira (2010), Come un film francese (2015), Respira (2017).
Quelli del titolo sono anche gli unici nomi – simbolici e sintesi delle loro esistenze – dei protagonisti. Jazz è un trombettista