La tentazione del cafone

Un sottile e perfido contagio scivola dal cafone ai suoi censori. Disprezziamo o sfottiamo gli altri e poi li inseguiamo. Su Radio2, nella trasmissione KGG, si passavano in rassegna, con l’aiuto degli ascoltatori, le volgarità varie che inquinano l’estate. Una sacrosanta bastonata è caduta sugli sciagurati che in spiaggia a voce alta elencano nel telefonino i loro impegni, così da far notare quanto importante sia la loro esistenza.

Cazziatone giusto e sacrosanto. Ma, appena finito, la conduttrice si è lanciata a citare una notizia pescata in rete. Era sufficiente dire: “Ho trovato in Internet questa cosa”. Già, ma così siamo capaci tutti. Allora, vuoi perché affascinata dalla propria vita indaffarata, vuoi perché stupita dal potere della tecnologia, come quegli altri si citano al telefono in spiaggia ha detto al microfono: “Ieri ero a Londra e sul Tablet ho letto una notizia da Reggio Calabria”. Perbacco.