Annaspiamo o ci crogioliamo in una palude di cronaca nera, reale e amplificata dall’intrattenimento da salotto. Una <nera> affollata sempre più da quella fetta di violenza che i reportages dicono scaturire da <un amore malato>: femminicidi e cascate di coltellate, acido, benzina e fiamme. Ma, per quanto malato, è amore dell’altro? O paranoide amore di sé che fa parer quasi una fiction quello vero? Non per antidoto o consolazione, ma per passione letteraria, si possono raccontare amori anche tormentati ma non insanguinati e lo fa con Il domatore di principesse (I Antichi Editori Venezia), Roberto Bianchin, scrittore, giornalista, musicista e, dice lui, saltimbanco
Categoria: Cultura
Libri, arte, musica, spettacolo