Assassini sì, ma senza cattiveria

Ci siamo tutti fra gli assassini e le vittime dei Delitti così di Maurizio Assalto (L’Erudita). Venticinque racconti rapidi, ironici e impietosi, nei quali gente quieta e che definiamo normale mal sopporta qualcosa o qualcuno e risolve il problema uccidendo. In casa, in strada, al ristorante, in ufficio, arroganza o noia, ribrezzo o petulanza accendono il lampo di pensiero – “dovresti morire” – che i freni inibitori in genere bloccano. Quei freni Assalto li dissolve e i suoi personaggi vanno fino in fondo. E noi, resi complici dalla scrittura scattante, sappiamo “che non si fa così”, ma pensiamo che “in effetti…”.

A un fidanzato

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Anna Frank, il sogno calpestato

Anna Frank in queste poche righe spera nel domani. Che è l’orribile oggi.

“Mi è proprio impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria e della confusione. Vedo che il mondo lentamente si trasforma in un deserto, sento sempre più forte il rombo che si avvicina, che ucciderà anche noi, sono partecipe del dolore di milioni di persone, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto tornerà a volgersi al bene, che anche questa durezza spietata finirà, e che nel mondo torneranno tranquillità e pace. Nel frattempo devo conservare alti i miei ideali, che forse nei tempi a venire si potranno ancora realizzare!”.