Frizzi, oltre lo spettacolo un amico

Nell’addio a un personaggio dello spettacolo raramente si diffonde un dolore intimo e corale come quello che ha salutato Fabrizio Frizzi. Il pubblico non ha pianto l’uomo famoso bensì l’amico – non importa se incontrato di persona oppure no – nel quale aveva fiducia e per il quale sentiva gratitudine.

La vita sua – e con essa un po’ della nostra – prosegue in Fabrizio Frizzi meraviglioso (Sperling & Kupfer) di Alberto Infelise, giornalista della Stampa, che ha provato timore e avuto coraggio nel ripercorrere lavoro e cuore, vita privata e generosità discreta d’un uomo prima ancora che di un conduttore tv.

Con penna lieve e affettuosa

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Il magico vaporetto Venezia-Torino

Su un vaporetto nei canali veneziani un antico signore dall’aspetto d’un pappagallo con un cenno chiama accanto a sé un giovane amico e con lui libera memoria, rimpianto, riflessione. E’ Aldo Palazzeschi, che confida lampi della sua vita di letterato e di uomo.

Fra ponti e calli, trattorie e gondole, fra viali e portici, redazione e tipografia, fra tavoli d’altre osterie torinesi passano quasi timidi o esuberanti grandi nomi della Cultura, celebri firme o “cucinieri” appartati del giornalismo italiano, ciascuno con un segreto, una speranza, un regalo d’affetto, e si sfiorano o s’incrociano in una quieta cittadella dove le vie e le piazze

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