Fotoreporter, la dolcezza dell’avvoltoio

“Avvoltoio”, “sciacallo”, gridano a cronisti e fotografi. Gente stesa a terra, in manette, in fuga, in preghiera, in lacrime, tra urla e invocazioni d’aiuto, e fra quella gente un uomo, in apparenza impassibile, che scatta immagini di scena, di volti, di rabbia e silenzio.

Oggi “avvoltoio” è chiunque, con il telefonino puntato su un incidente, un dolore, un errore o una banalità della vita. E spesso chi è protagonista degli eventi, anziché sottrarsi, si offre a telecamere e macchine fotografiche per apparire in Rete o nella tv che sfarina la cronaca e la ricostruisce in spettacolo. Ma il vero fotogiornalismo è tecnica, cultura, passione

continua a leggere

Assassini sì, ma senza cattiveria

Ci siamo tutti fra gli assassini e le vittime dei Delitti così di Maurizio Assalto (L’Erudita). Venticinque racconti rapidi, ironici e impietosi, nei quali gente quieta e che definiamo normale mal sopporta qualcosa o qualcuno e risolve il problema uccidendo. In casa, in strada, al ristorante, in ufficio, arroganza o noia, ribrezzo o petulanza accendono il lampo di pensiero – “dovresti morire” – che i freni inibitori in genere bloccano. Quei freni Assalto li dissolve e i suoi personaggi vanno fino in fondo. E noi, resi complici dalla scrittura scattante, sappiamo “che non si fa così”, ma pensiamo che “in effetti…”.

A un fidanzato

continua a leggere