Legittima difesa: la carica dei Mr. Bean

Gli slogan che accompagnano la legge sulla legittima difesa cantano: “Liberi di difenderci” e “Più sicuri nelle nostre case”. A parte che più sicuri si sentiranno tanti Mr. Bean con la pistola in mano, un po’ meno i familiari, forse in epigrafe al testo si poteva citare quel che Jack Cade afferma nell’Enrico VI di Shakespeare: “Il nostro ordine è il nostro disordine”.

Sarebbe consigliabile ai futuri bounty killer domestici una lettura della legge prima d’accoppare con lo stesso entusiasmo gang da Arancia meccanica e ladruncoli di pomodori. Norme scritte da un Parlamento non danno la stessa preparazione psicologica e tecnica

continua a leggere

Se non hanno speranza, mangino odio

Non giudichiamo manovra e altri provvedimenti del governo con occhio di parte o pregiudizio. Non giudichiamoli per niente.  Soltanto leggiamo il messaggio che li accompagna o sostituisce, che entra nel quotidiano di tutti:  odio e vendetta.

La Lega fondò buona parte del suo consenso sul disprezzo per i meridionali sfaticati e puzzolenti. Poi i meridionali servivano e allora spostò il mirino sui migranti del mondo (non tutti, i cinesi non esistono), facendo leva sull’esasperazione di chi vede uomini ciondolare, furti, spaccio di droga (a consumatori italiani) e donne che si vendono (a voglie italiane), soldi spesi per l’accoglienza o per la detenzione. Sostiene

continua a leggere