Portavoce? meglio quello di Totò

“Ma noi parliam dal portavoce / dal momento che ci cuoce”, cantava Totò all’amico Eduardo De Filippo malato. Cantava una macchietta della cultura napoletana, alle prese con un amore contrastato dai genitori di lei. Oggi invece il “portavoce” parre una macchietta della Presidenza del Consiglio.

Rocco Casalino, ben retribuito dagli italiani a Palazzo Chigi, sosteneva all’epoca del Grande Fratello che “i poveri puzzano”. Nessuno, nel corso della sua brillante carriera, l’ha avvertito che le parole senza pensiero mandano davvero cattivi odori e che Whatsapp, a differenza del “confessionale” del sempre più malandato

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Razzismo, punta di un fetido iceberg

Ogni giorno nuovi episodi di razzismo, verbale o fisico, organizzato o spontaneo. Presi da orrore, ci concentriamo sugli episodi, ma la loro collana  racconta un’infezione sotterranea che li genera e  sgretola la società.

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